Francesca Liberatore: intervista esclusiva alla stilista che ha stregato la NYFW

francesca liberatore autunno inverno 2017/18 puregold magazine

Oggi ho avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con l’ “enfant prodige” della moda italiana: Francesca Liberatore. Oltre ad essere talentuosa nel suo lavoro, è anche una persona molto affabile, e mi ha concesso l’onore di poterla intervistare.

La determinazione, la passione. Non tutti quelli che partono ce la fanno. Ma lei sì. La giovane designer italiana Francesca Liberatore, porta alto il nome del made in Italy, anche oltreoceano. Un esempio di umiltà e di perseveranza per tutti i giovani stilisti; tutti quelli che pensano che basti un selfie di un vip con addosso una t-shirt, per “sfondare” nel mondo della moda.

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Francesca Liberatore. La moda e lo stile

Ciao Francesca. Innanzitutto ti faccio tantissimi complimenti per le tue collezioni, sempre fresche, moderne e ricche di dettagli. Ora bando ai convenevoli, passo subito alla prima domanda, sono “assetata” di curiosità.

  • Ricordi il momento esatto in cui hai pensato che volevi diventare una fashion designer? Cosa o chi, ti ha spinto ha iniziare questo percorso?

Da quando ho iniziato a tenere la matita in mano e guardavo i cartoni animati, ho sempre disegnato vestiti, poi ho iniziato a guardare le sfilate magiche di piazza di Spagna negli anni ’90. Spingere nessuno, ma supportata la mia famiglia.

  • La tua ultima collezione Autunno / Inverno 2107-18 si chiama Freedom. Cosa ti ha ispirato? Raccontala.

Lo scorso dicembre sono stata invita a visitare la Franklin D.Roosevelt Presidential Library and Museum e il direttore in persona mi ha guidata attraverso cenni storici ed aneddoti con un entusiasmo e una dovizia di particolari che hanno aperto in me un mondo.

Forza d’animo, potere convogliato verso la riuscita, la guerra con i sui manifesti e lo sguardo in avanti, la gioia e determinazione con cui si preservava e accresceva la realtà quotidiana.

Questo è stato l’input che ha originato l’approfondimento che si è poi ampliato nella ricerca di forme e motivi che potessero contaminare, contestualizzare e rendere contemporaneo il discorso e l’estetica.

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  • Come definiresti la donna ideale Francesca Liberatore? 3 aggettivi per descriverla.

Consapevole, Frizzante, Femminile.

  • C’è un abito, un accessorio realizzato da te, a cui sei particolarmente affezionata? Se sì, mi sveli il motivo?

Ogni stagione ce n’è qualcuno, normalmente è il mio primo schizzo, non lo elimino mai è sempre la prima vera intuizione e si rivela essere la più forte e giusta e normalmente apre la sfilata, così quest’anno è il pluri fotografato cappotto double del Freedom of Speech, che combina sartorialità, forma, quotidianità e messaggio.

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Francesca Liberatore. Le idee, le soddisfazioni

  • La moda si avvicina sempre più alla tecnologia, con la nascita di materiali innovativi che guardano al futuro. Cosa ne pensi? Esiste un tessuto di ultima generazione con cui ti piacerebbe realizzare i tuoi abiti?

Sono un amante del mix e delle sperimentazioni inconvenzionali, dei materiali super tecnici utilizzati da Nike, per esempio, ma è un po’ difficile reperirli e lavorarli, a meno che non ci si specializzi. Per questo, auspicherei tantissimo una collaborazione.

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  • Una stilista italiana sulle passerelle di New York. Come è percepito il Made in Italy negli Stati Uniti?

Beh, deduco bene, dalle reviews dei giornalisti internazionali e dagli innumerevoli inviti a restare, oltre che dall’impegno e professionalità con cui vengo accolta ogni stagione.

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  • Qual’è stato il primissimo obiettivo raggiunto che ti ha resa orgogliosa di te stessa e ti ha fatto pensare «Posso farcela, devo continuare»?

L’ingresso alla Central Saint Martins di Londra al primo colpo in BA Fashion womanswear, dove la selezione era forsennata.

  • Invece, la difficoltà più grande che hai superato per arrivare fin qui?

Lo sfidare continuamente un mondo non sempre corretto.

  • Quali consigli daresti a un giovane italiano che sogna di calcare le passerelle?

Sfidarsi.

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Francesca Liberatore. Le passioni, le aspirazioni

  • Ormai sei una stilista di successo, ma se dovessi realizzare una collezione in collaborazione con un brand o un fashion designer, quali nomi sceglieresti?

Ti anticipavo prima Nike, o Diesel, mi piace confrontarmi con quello che è normalmente lontano da me per apprendere e spingere oltre la mia visione, oppure Schiaparelli che adoravo.

  • Se invece dovessi vestire 2 personaggi pubblici: uno italiano e uno americano, chi sarebbero le 2 fortunate?

Francesca Inaudi e Eva Green.

  • Le tue passioni. 3 cose che ami fare quando non lavori.

Guardare libri con immagini.

Disegnare.

Camminare per posti che non conosco guardandomi attorno senza pensieri: strade, città, interni, spiaggie, monti.

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  • Il tuo sogno più grande?

Fare il mio lavoro in serenità totale.

  • È arrivato il momento dei saluti. Ti ringrazio con il cuore per aver “sopportato” la mia intrusione. Ti auguro il meglio e speriamo di incontrarci presto!

Grazie infinite a te per avermi trovata e per queste domande! A prestissimo di persona!

Per seguire le collezioni Francesca Liberatore: qui il sito web ufficiale.

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